Faticanti: “A Roma lascio un pezzo di cuore, ma credo in questo progetto”
Il centrocampista ha 19 anni ed è un riferimento delle rappresentative nazionali giovanili. Quando ha capito che per lui non ci sarebbe stato spazio nella rosa di Mourinho, ha accolto subito la proposta del Lecce
Tra tutte le acquisizioni fatte in questa sessione estiva di calciomercato, quella di Giacomo Faticanti ha un’importanza speciale per il direttore dell’area tecnica del Lecce, Pantaleo Corvino.Il calciatore, che ha da poco compiuto 19 anni e che è punto di riferimento delle Nazionali giovanili – Under 19 e 20 –, è stato prelevato dalla Roma a titolo definitivo, firmando un contratto quinquennale: “Siamo all’ennesimo calciatore e qualcuno lo dobbiamo ancora presentare. Oggi devo fare una premessa: quando si parla di un giovane, non sai cosa può riservare il futuro. È vero che non abbiamo la sfera di cristallo, ma ci sforziamo di orientare le nostre scelte al futuro. Mi viene spontaneo dire che sto presentando uno dei prospetti con le maggiori potenzialità del calcio italiano. Tra l’altro sottolineo che quando ci sono le condizioni sappiamo muoverci anche con i talenti del nostro Paese”.Corvino ha quindi citato due ragioni che hanno contribuito al buon esito dell’operazione: “L’appeal che abbiamo ritrovato e che magari negli ultimi 15 anni si era un poco smarrito, e i rapporti personali che abbiamo con la Roma”.Il calciatore, dimostrando una certa disinvoltura nonostante la giovane età, ha risposto poi alle domande dei cronisti: “Lascio un pezzo di cuore e di vita, da romano e romanista è stato un onore vestire quella maglia. Ho capito che non rientravo nel gruppo della prima squadra e cercavo qualcosa di stabile nel calcio dei grandi. Appena il direttore si è fatto avanti, con il Lecce, ho voluto cogliere quest’occasione, perché credo in un progetto solido che guarda al futuro. Il club per me ha mostrato subito un forte interessamento e ha fatto un notevole investimento”.
Faticanti ha raccontato di aver chiesto il conforto di Vincenzo Vergine, originario di San Donaci e da due anni responsabile del settore giovanile della Roma: “L’ho sentito e mi ha detto che non avrei potuti scegliere una soluzione migliore. Lui mi ha parlato benissimo anche della città”. Il centrocampista ha scelto il numero 23, anche se avrebbe preferito il 16 se fosse stato disponibile, e ha indicato in Daniele De Rossi il suo modello di calciatore.