De Rossi: “Serviva la gara perfetta, orgoglioso di questa squadra”
Il tecnico giallorosso dopo il Milan: “Non era facile, siamo stati bravi giocando una gara intensa e intelligente”
Daniele De Rossi si gode il risultato e il momento. “Per battere una squadra come il Milan c’era bisogno dell’eccellenza, quasi della perfezione – ha spiegato il tecnico della Roma -. Serviva un grande cuore una volta rimasti in dieci. Bisognava fare una gara intensa e intelligente”. “E’ un orgoglio essere l’allenatore di questa squadra. Non era facile – ha aggiunto -. Il Milan è forte e ha giocato bene. Siamo stati bravi”.
“E’ stata un doppio confronto equilibrato nonostante i pronostici – ha proseguito l’allenatore giallorosso -. Non abbiamo mai sofferto troppo tranne gli ultimi 15′ dell’andata e dopo essere rimasti in dieci al ritorno”. “Stasera siamo partiti bene. Avevamo qualcosa di magico addosso – ha proseguito analizzando la gara coi rossoneri -. Loro comunque han fatto bene e per 50′ ci hanno messo in difficoltà, ma non sono riusciti a segnare”.”Abbiamo cercato di attaccare sempre lo spazio con tanti uomini. Tutti hanno questo compito quando giocano la palla – ha continuato De Rossi -. Mancini si trova a suo agio nella trequarti offensiva e lo lasciamo libero in quella zona. I difensori bloccati dietro non li ha più nessuno”. ” La differenza la fa sempre crederci – ha aggiunto -. A nessuno cade la corona se fa due metri in più di corsa e il premio che si riceve è gigante”.Infine qualche considerazione sul calcio italiano dopo aver piazzato cinque squadre nella prossima Champions. ” Il livello del calcio italiano è alto. In passato eravamo i più forti di tutti e ora non è più così – ha spiegato De Rossi -. Abbiamo avuto una fase di stanca in cui facevamo fatica in Europa, ma ormai sono 4-5 anni che facciamo bene”. “Non è sempre più verde l’erba del vicino. Tanti giocatori vogliono venire a giocare in Italia – ha concluso -. Servono idee e calcio interessanti in ambienti entusiasmanti come l’Olimpico. In Italia poi si formano tanti allenatori bravi. “