Roma, nel finale sfuma la vittoria a Genova, 1-1

Tra delusione e riflessioni la vittoria resta un miraggio!

il commento di Guglielmo Gatti -SalottoRoma

Analizzando i numeri di questa gara, proviamo a capire i motivi che ci hanno portato ad assistere a due gare in una.
Nel primo tempo la squadra giallorossa è cresciuta gradualmente, conquistando campo con qualità e fisicità. La posizione di Pisilli, ben più alto di compagni offensivi come Dybala ed El Sharawy, ha garantito pressing ed opportunità.
Bene i quinti esterni, soprattutto con Salemekers, bravo a limitare la costruzione sulla sua fascia.
A centrocampo Kone’ da prova delle sue potenzialità, influendo positivamente sul reparto e sul raccordo con gli altri reparti.
Nel computo delle azioni offensive viene clamorosamente ignorato il netto fallo in area su Dybala, che grida allo scandalo.
L’argentino ha avuto l’opportunità di svariare in mezzo al campo grazie al suo talento, dando l’impressione di aver trovato una certa intesa con Dovbik, autore del goal sulla respinta di Gollini.
Qui arriviamo al giro di boa della gara, dove era lecito immaginare una squadra di nuovo in campo, a trazione anteriore, alla ricerca del raddoppio.
Una strategia che avrebbe impedito agli uomini di Gilardino di impostare il secondo tempo con un approccio aggressivo.
Sintesi della ripresa:
Roma nettamente bassa, soprattutto con i quinti; fuori per infortunio Salemekers, oltre a Dybala e Pisilli. L’ingresso dei sostituti non produce quanto voluto da DDR. Il Genoa cresce e trova sempre più convinzione nella costruzione del gioco, caratterizzata dai continui cross dalle fasce (i nostri quinti….).
Passano i minuti, cresce il nervosismo ( doppio giallo per il confuso DDR) e arriva la frittata in zona Cesarini dall’ennesimo cross concesso.
Occasione mancata per quanto visto nel primo tempo, ma i numeri finali recitano altro.
Anche chi pareggia spiega….

Guglielmo Gatti
Salotto Roma