AS ROMACALCIO

Poca Roma vince l’Inter

L’Inter ha battuto 1-0 la Roma nella ottava giornata di Serie A, centrando la terza vittoria consecutiva in campionato e restando in scia del Napoli capolista a -2 punti. Sfida combattuta quella dell’Olimpico che i nerazzurri hanno affrontato perdendo nel primo tempo Calhanoglu e Acerbi per infortunio, rischiando di subire gol da cross di Pellegrini per una papera di Sommer cancellata dal palo. Nella ripresa la giocata decisiva è arrivata al 60′: sfruttando una palla persa di Zalewski, l’Inter ha colpito in contropiede con la ripartenza di Frattesi chiusa da Lautaro per la rete decisiva.LA PARTITATre punti pesantissimi. Questo è il bottino che l’Inter si porta a Milano dalla sfida dell’Olimpico contro la Roma volenterosa, ma troppo poco spigolosa per sperare in qualcosa di più. I novanta minuti abbondanti nella capitale hanno restituito un confronto complicato, con due formazioni non al meglio e che si sono affrontate cercando di non scoprirsi troppo e quindi di rischiare il meno possibile. L’ha vinta l’Inter, sfruttando un erroraccio della Roma, ma resistendo agli infortuni di Calhanoglu e Acerbi che hanno cambiato il piano tattico di Inzaghi e agli assalti che Dybala in versione leader combattente in mezzo al campo ha provato, senza successo a guidare. I nerazzurri restano così in scia del Napoli capolista imponendosi su un campo difficile, mentre la Roma di Juric dopo aver iniziato il match senza il caloroso supporto della Curva Sud – in aperta contestazione con l’operato societario – lo ha chiuso tra i fischi del proprio pubblico.

Nella prima parte di gara le due squadre hanno anche provato ad inventare qualcosa più dell’avversario per cercare degli oggettivi vantaggi nella caccia ai tre punti, ma da una parte il tiro di Pellegrini dal limite dell’area è finito in curva nord e dall’altra la conclusione dalla distanza di Thuram, dopo una bella ripartenza orchestrata da Mkhitaryan e Lautaro, è stata fermata facilmente da Svilar. All’11 Sommer ha dovuto ringraziare il proprio palo per averlo salvato da una papera clamorosa su cross innocuo di Pellegrini, ma subito dopo l’Inter ha dovuto cambiare pelle per l’uscita dal campo di Calhanoglu per una contrattura al flessore; stessa sorte un quarto d’ora più tardi per Acerbi. La struttura centrale modificata completamente nell’assetto e negli equilibri ha fatto scemare la veemenza nerazzurra, con la formazione di Inzaghi che da quel momento in poi ha rallentato il ritmo e l’intensità alla ricerca di linee di passaggio da collaudare con nuovi interpreti e per questo meno sicure. La Roma però in mezzo al campo non è riuscita a prendere il sopravvento, preoccupata di non lasciare spazio a verticalizzazioni per Thuram e Lautaro, limitandosi a un’altra conclusione di Pellegrini piuttosto centrale.Nemmeno nella ripresa il copione è cambiato di molto con due squadre piuttosto bloccate nella battaglia in mezzo al campo, più impegnate a non concedere spazi agli avversari che a crearne di propri. Dopo una delle rare ripartenze della Roma però il match di fatto è cambiato: al 59′ Zalewski ha sprecato una buona occasione accontentandosi di un calcio d’angolo invece di servire i compagni in mezzo all’area in superiorità numerica, ma non solo, sullo stesso corner l’esterno italopolacco ha perso un pallone banale spianando la ripartenza a Frattesi, conclusa da Lautaro in gol dopo un tentativo maldestro di rinvio di Celik. La giocata da tre punti, piuttosto casuale, ma sfruttata al massimo come solo le grandi squadre riescono a fare. Nella mezz’ora finale infatti la Roma ha provato a schiacciare l’Inter nella propria area senza riuscirci, impegnando Sommer in un paio di interventi di routine senza però dare mai la sensazione di avvicinarsi al pareggio tanto quanto di rischiare il secondo gol che Dumfries e Thuram si sono divorati in un paio di occasioni.

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