AS ROMACALCIO

Poker della Roma

Terzo successo in 3 gare per il nuovo tecnico dei giallorossi, a segno con Pellegrini al 2′, Dybala al 23′ e 51′ su rigore e Huijsen al 59′

De Rossi manda subito dentro Angelino, uno dei due nuovi arrivati in casa giallorossa, ma anche Ranieri lancia subito nella mischia Mina e si gioca la doppia punta, Lapadula al fianco di Petagna. Si inizia ricordando una leggenda come Giacomo Losi (455 partite in giallorosso), tra immagini sui megaschermi, minuto di raccoglimento e lutto al braccio per la Roma. Poi la gara, con Pellegrini che insacca subito, dopo appena 2′ di gioco, su angolo di Dybala. E’ il gol che cambia la partita, anche perché rispetto a Verona e Salernitana stavolta la Roma gioca bene. Angelino ha qualità e visione di gioco, Pellegrini è un po’ ovunque e Dybala è un campionario di cose bellissime. E così le occasioni arrivano, dal palo di Cristante ai due spunti di El Shaarawy, fino al 2-0 proprio della Joya, al termine di un’azione da manuale del calcio. E il Cagliari? Il gol a freddo cambia i piani di Ranieri, ma Prati non riesce mai a costruire qualcosa di interessante e Petagna davanti è troppo morbido. Così le occasioni sono ancora giallorosse, con il tiro a giro di Dybala che esce di poco e il 3-0 di Lukaku annullato per fuorigioco. Nel finale di tempo, invece, un sussulto dei sardi, con Rui Patricio costretto a dire di no a Lapadula e Marcenaro che prima concede il rigore per fallo di Llorente sullo stesso Lapadula poi si corregge con l’aiuto del Var.

La ripresa si apre con il 3-0 giallorosso che di fatto chiude la partita: angolo di Dybala, testa di Cristante, mani di Petagna e rigore trasformato proprio dalla Joya, che si conferma infallibile dal dischetto. La partita è finita, il Cagliari è in ginocchio, Dybala e Lukaku sfiorano ancora il gol, che poi arriva poco dopo con Huijsen, perfetto nello stacco su angolo di Paredes. Poi c’è la girandola dei cambi, da una parte e dall’altra, con Ranieri che prova a cambiare qualcosa con il 3-4-1-2. Luvumbo mette un po’ di energia in più, ma è Zalewski dall’altra parte a regalare un paio di spunti di qualità. Poi Scuffet dice di no a Lukaku. Prima della fine arriva anche il 5-0 di Bove su una giocata sontuosa di Karsdorp, ma il centrocampista giallorosso è in fuorigioco. Finisce come era iniziata, con l’abbraccio tra De Rossi e Ranieri, due totem del romanismo.

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