Mancini rischia 2 giornate di squalifica
La procura federale della Figc ha deciso di aprire un’indagine su quanto avvenuto al termine del derby della Capitale: sotto la lente di ingrandimento è finita l’esultanza del difensore della Roma che – sotto la Curva Sud – ha sventolato una bandiera che raffigurava un topo e che presentava i colori sociali della Lazio.
Stando a quanto riferito dall’Adnkronos, la procura avrebbe già acquisito le immagini e i video dell’episodio. La conferma relativa alla strada dell’indagine è arrivata anche attraverso le parole di Gabriele Gravina che, intervenuto a margine dell’inaugurazione del nuovo centro sportivo del Palermo, ha fatto sapere di essere stato messo al corrente dell’apertura di un fascicolo di indagine da parte della procura. “Non ci sono commenti… Sono stato informato che la Procura ha aperto un fascicolo, è in atto una verifica. Questo è l’unico commento che posso fare”, ha dichiarato il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio.
A questo punto la domanda che spicca tra tutte è logica: quali sono le conseguenze che rischia di subire Mancini? Fermo restando che bisognerà vedere se il suo gesto avrà conseguenze, gli eventuali scenari non si prestano a infinite variabili. Infatti sono due le principali ipotesi di cui si parla: il difensore giallorosso potrebbe essere colpito da una sanzione o addirittura da una squalifica per una o più giornate del campionato italiano di Serie A. L’opzione più probabile potrebbe essere quella della multa. Si resta comunque in attesa di sapere se l’esultanza di Mancini abbia o meno violato l’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva che fa riferimento al dovere per i tesserati di tenere una condotta ispirata ai “principi della lealtà, della correttezza e della probità in ogni rapporto comunque riferibile all’attività sportiva”.
Mancini, autore della rete di testa che ha consentito ai giallorossi di trionfare per 1-0, a fine partita ha chiesto scusa per quanto accaduto e ha chiarito che non era sua intenzione rendersi protagonista di una bufera del genere: “Chiedo scusa ma ero molto felice di festeggiare con i miei tifosi. Non volevo offendere nessuno. Ho preso la prima bandiera che mi hanno dato, però sono cose che finiscono nei festeggiamenti senza mancare di rispetto a nessuno”.