Felipe Anderson regala la vittoria alla Lazio
Un gol del brasiliano nella ripresa tiene in piena corsa i biancocelesti per un posto in Champions League. Ora la Supercoppa contro l’Inter
Nella 20a giornata di Serie A, la Lazio batte 1-0 il Lecce, conquista la quarta vittoria di fila e continua la sua rincorsa a un posto in Champions League. Dopo un primo tempo sottotono, in cui i salentini giocano meglio, i biancocelesti trovano il gol vittoria grazie a Felipe Anderson, che al 13′ capitalizza al meglio un delizioso assist di Luis Alberto. Nel finale torna in campo anche Ciro Immobile. Ora per Sarri il pensiero va alla Supercoppa italiana: venerdì in Arabia Saudita la semifinale contro l’Inter. Zaccagni e Immobile, entrambi ammoniti, salteranno il match con il Napoli.
La Lazio conquista la quarta vittoria di fila in campionato (la quinta considerando anche il derby di Coppa Italia), rimane agganciata al treno Champions League e si presenta nel migliore dei modi alla Supercoppa, dove venerdì è attesa dalla corazzata Inter. Dopo un primo tempo a basso ritmo e con poche occasioni create, la squadra cresce nella ripresa e conquista con merito i tre punti contro un Lecce che ha venduto cara la pelle ed è rimasto in partita fino al 90′. Buone notizie per Sarri dai rientri di Luis Alberto, subito decisivo con l’assist a Felipe Anderson, e Immobile, che ha giocato i minuti finali per mettere un po’ di benzina nelle gambe. Nota stonata l’infortunio alla spalla di Patric. D’Aversa può consolarsi con la buona prova dei suoi, soprattutto nel primo tempo, e un atteggiamento sempre propositivo e mai rinunciatario: è questa la strada giusta per la salvezza.Sarri perde Castellanos, ma recupera Immobile per la panchina: Felipe Anderson falso 9 con Isaksen e Zaccagni ai suoi fianchi. A centrocampo rientra dal 1′ Luis Alberto. D’Aversa rilancia dal 1′ Almqvist dopo diverse settimane: lo svedese completa il tridente con Oudin e Krstovic, preferito a Piccoli. Banda, Rafia e Touba sono in Coppa d’Africa. Le due squadre sono schierate a specchio, ma quella messa meglio in campo nel primo tempo è senza dubbio il Lecce, che si difende con ordine, pressa bene e non rinuncia mai a ripartire. Alla Lazio, invece, manca ritmo e paga l’assenza di un attaccante di peso che sappia dare la profondità. Non è quindi un caso che le migliori occasioni vengano create dai salentini, pericolosi con Krstovic al 12′ (destro parato da Provedel) e soprattutto nel finale con Kaba (diagonale respinto in corner da Provedel) e un colpo di testa di Pongracic. Per i capitolini la migliore occasione è per Isaksen, che al 13′ impegna Falcone con un esterno sinistro non forte. E’ l’unico guizzo dell’esterno danese, piuttosto impreciso e molto fumoso. La brutta notizia per Sarri arriva al 24′, quando Patric è costretto a chiedere il cambio per un problema alla spalla destra dopo un contrasto con Almqvist. La prima frazione si chiude con momenti di nervosismo: Zaccagni, ammonito qualche minuto prima per delle scaramucce con Gendrey (diffidato, salterà il Napoli), non nasconde un certo nervosismo e rischia grosso.
Sarri lascia negli spogliatoi lo spento Isaksen e inserisce Pedro. La Lazio alza i giri del motore, lo spagnolo e Zaccagni spaventano Falcone e al 58′ il muro salentino crolla: Luis Alberto vede Felipe Anderson in area, il brasiliano controlla e scarica sotto la traversa un destro imprendibile. Bello il gol, ma la difesa del Lecce si è fatta trovare un po’ impreparata sulla rimessa laterale. D’Aversa prova il tutto per tutto e getta nella mischia anche Strefezza e Piccoli, chiudendo un 4-2-4 ultra offensivo. I salentini costruiscono un paio di occasioni per pareggiare, ma prima Krstovic (colpo di testa a lato da due metri) e poi Kaba (sinistro incrociato male) sprecano malamente. Nel finale c’è spazio anche Immobile, al rientro dopo il problema muscolare patito a Empoli. Ora la testa alla Supercoppa: alla Lazio serve un’impresa, ma Luis Alberto e compagni sono in forma e possono fare male all’Inter.